ARBEIT MACHT SKLAVEN – LIEBE MACHT FREI
ARBEIT MACHT SKLAVEN – LIEBE MACHT FREI
(IL LAVORO RENDE SCHIAVI – L’AMORE RENDE LIBERI)
8×6 mt – Piano Vetrale, paese dei murales.
Per la XXXI edizione della rassegna di arte contemporanea Il Pennello d’oro siamo stati selezionati per rappresentare il tema dell’ Olocausto, un tema molto delicato, quanto soffocante.
Abbiamo creato una grande Gru di quelle da Luna Park come allegoria della vita.
Simbolicamente, al gioco della Gru, ogni giocatore cerca di prendere ciò che più lo attrae, che più desidera. Spesso si tratta dell’oggetto più prezioso. Abbiamo poi riempito la nostra Gru con una montagna di scarpe (nei campi di concentramento i deportati, prima di essere tragicamente uccisi nei forni crematori, venivano denudati. Le scarpe di ognuno venivano “riciclate”), come a ricordare tutti coloro che forzatamente sono stati sfruttati ed hanno subito le più violente vicende.
La nostra Gru da quelle scarpe preleva un cuore, simbolo dell’amore, della vita e della nostra unica salvezza.
Abbiamo intitolato la nostra Gru ARBEIT MACHT SKLAVEN – LIEBE MACHT FREI (il lavoro rende schiavi – l’ amore rende liberi) per contrastare il messaggio nazista “Il lavoro rende liberi” che i cancelli di Auschwitz portavano.
Dedichiamo questa nostra opera a tutti coloro che ogni giorno hanno lottato e lottano per vivere felici, con rispetto e amore.
Questo nostro cuore, rimane a Piano Vetrale anche come gesto di gratitudine nei confronti degli abitanti del paese, che con un affetto unico ci hanno regalato dei bellissimi momenti.
Artwork by: Umberto Staila. Lopez e Joke
Materiale fotografico anche a cura di Vittorio Marrucci