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GUERNICO

“È nato tutto dalla morfologia strutturale di quel luogo, piuttosto cubista e sicuramente molto brutta.

Poi c’è una storia importante che mi lega a quell’edificio: 13 anni fa, la sopra scrissi “costruito per non servire a un cazzo!“.
Feci questo gesto perché come gruppo di giovani associati (ass.cult. Libera Espressione Creativa LEC) sgomberati dagli spazi del padiglione Chiarugi, eravamo senza spazi dove suonare, dipingere e più in generale esprimerci come adolescenti. Un periodo nero, dove molti di noi hanno combinato cazzate giganti.

Quell’edificio rimaneva in disuso per motivi politici troppo complessi e poco chiari da approfondire con poche parole.Qualche mese fa, quando mi fu commissionato di realizzare un dipinto su questo edificio capii subito di voler parlare di quel momento della mia vita.

Il gestore mi parlava di cubismo e di Guernica e a me venne in mente il termine GUERNICO.
Mi sembrava funzionare troppo bene per non svilupparlo, tutti conoscono Guernica e tutti sanno di cosa parla (quanto meno una buona parte) e questo ho creduto aiutare molto la comprensione dell’intenzione del mio lavoro. Poi visto che Guernica è un quadro rivoluzionario e meraviglioso mi sono divertito a modificarlo secondo le mie esigenze comunicative.”   I messaggi racchiusi dentro Guernico sono un confronto con un periodo bellissimo e difficilissimo della mia vita, dove assieme ai miei amici abbiamo affrontato per la prima volta il peso delle proprie scelte.

E purtroppo alcuni di loro non sono riusciti a sostenerlo ed altri non ne hanno avuto la possibilità.
Dedicato ai miei amici:
Giuseppe Fadda
Alan Ribechini
Marco Alessio Capezzoli
Francesco Gazzarri
Sasha Calonaci
Chiara Dei
Federico Bruchi
Francesco Vaira
Silvestro De Marco
Massimo Palumbo
Sara Togoli
Maura…
❤️ Rest in Power my friends!”
Löpez